Fame distruttiva: per salvare il pianeta, dobbiamo combattere gli sprechi alimentari
Published: WEF
Immaginatevi di
fermarvi al supermercato dopo una lunga giornata al lavoro e di fare tre borse
di spesa per la cena. Poi, mentre tornate alla macchina, trovate il primo cestino
portarifiuti nel parcheggio e gettate via metà di una borsa di spesa. Quando
arrivate a casa, gettate immediatamente l'altra metà della borsa nel cestino
della spazzatura in cucina.
- martedì 7 novembre 2017
Da
Jürgen Fischer
In questo
momento, starete forse pensando: "Io non farei mai una cosa del
genere". In realtà, questo scenario riflette esattamente il modo in cui
funziona il nostro attuale sistema alimentare. Quasi un terzo del cibo prodotto
nel mondo diventa spreco, un termine che comprende sia le perdite di cibo che
gli scarti di cibo. La differenza tra perdita di cibo e scarto di cibo è molto
semplice. Ad esempio, se alcune mele cadono da un autocarro o si danneggiano
durante il trasporto, questa è considerata perdita di cibo. Se invece il cibo
destinato al consumo si deteriora o
resta inutilizzato, come le mele danneggiate che in un supermercato non possono
più essere messe in vendita o le mele che un consumatore getta via perché ne ha
comprate troppe, in questo caso si parla di scarto di cibo. Trovo socialmente
ed eticamente inaccettabile che il 30% di tutti i prodotti alimentari diventino
spreco in un mondo in cui una persona su nove è sottonutrita.
Prendiamo l'India
ad esempio. Nonostante l'India sia il secondo maggior produttore mondiale di
cibo, un quarto delle persone sottonutrite nel mondo vive in questo paese. Le
inefficienze e la mancanza di sistemi di refrigerazione nella catena alimentare
attualmente provocano una perdita di cibo che raggiunge il 40%, compromettendo
l'alimentazione di molte persone. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) riconosce e combatte questo paradosso con
la Giornata mondiale dell'alimentazione, un'iniziativa annuale di
sensibilizzazione volta a ridurre gli sprechi alimentari, combattere la fame e
la povertà e proteggere il clima.
Una catena del freddo alimnetare efficiente può
ridurre la perdita di cibo anche del 40%
Non c'è solo
l'India: gran parte della perdita di cibo nel mondo è causata da catene di
distribuzione inefficienti. Una grande percentuale del cibo consumato è deperibile, come la
frutta, la carne e i latticini. Il Birmingham Energy Institute stima che fino
al 90% della perdita di cibo nei paesi in via di sviluppo deriva da una perdita
di cibo che avviene da qualche parte lungo la catena di distribuzione.
L'imballaggio, la conservazione e il trasporto di prodotti deperibili alla
giusta temperatura ne prolungano la vita e, secondo le nostre stime, riducono
la perdita di cibo fino al 40% nei paesi in via di sviluppo e garantiscono che
più alimenti raggiungano le tavole della popolazione in crescita.
Limitando le perdite di cibo si avranno vantaggi
sociali di grande portata
Ogni anno, 940
miliardi di dollari vanno perduti e 4,4 miliardi di tonnellate di gas serra
sono emessi per produrre cibo che non verrà mai mangiato. Pensiamo a un litro
di latte che va a male su uno scaffale del supermercato. Non solo questo latte
non porta denaro al proprietario del supermercato, ma genera addirittura
perdite finanziarie in termini di costi di conservazione e costi di trasporto.
A monte della catena di distribuzione c'erano poi la mucca necessaria alla
produzione del latte, il mangime dato alla mucca e il pezzo di terra utilizzato
per ottenere questo mangime, e molti altri fattori coinvolti nella produzione.
Se facciamo un uso più efficiente del cibo che già produciamo, sarà possibile
distribuire prodotti freschi a un maggior numero di persone senza dover pesare
ulteriormente sull'ambiente. Inoltre, le migliorie nella catena del freddo nei
paesi in via di sviluppo possono aumentare in maniera significativa gli utili
dei piccoli agricoltori, dal momento che al consumatore finale arriverà una
quantità maggiore di prodotti.
Catene del freddo alimentare digitali ed
efficienti riducono la perdita di cibo
Si pensa
erroneamente che le perdite di cibo si verifichino principalmente nei paesi in
via di sviluppo e che invece gli scarti di cibo siano predominanti nel mondo
sviluppato. In realtà, nonostante i moderni impianti di conservazione a freddo,
gli stabilimenti di refrigerazione e l'accesso ai trasporti frigoriferi,
l'Europa continua ad avere uno spreco di cibo pari al 40%. La ragione
principale di queste perdite è la mancanza di sistemi di monitoraggio e di
tracciabilità che collegano insieme tutti i diversi elementi di una catena del
freddo. Poiché i vari stadi di questa catena vengono spesso gestiti da
individui o aziende differenti, è difficile garantire che i prodotti siano
stati sempre conservati alla temperatura corretta.
Il monitoraggio della temperatura dei prodotti in tempo reale
attraverso un sistema di tracciabilità basato su cloud garantisce che i
prodotti restino ai corretti valori di temperatura e umidità, massimizzando la
qualità del cibo (food safety) e la sua garanzia di approvvigionamento (food
security). Se in qualche momento la temperatura scende al di sotto dei livelli
accettabili, vengono inviati degli avvisi a tutte le parti monitoranti e il
soggetto interessato può agire rapidamente per risolvere la situazione. Questi
livelli di trasparenza e di garanzia offrono grandi vantaggi a ogni persona
coinvolta nel processo, dall'agricoltore al distributore, dal trasportatore al
venditore. Ognuno di loro può avere la certezza che il prodotto è stato
trattato nel modo appropriato. In passato, il monitoraggio della temperatura
era un'attività sottovalutata in una catena del freddo efficiente, ma le
recenti innovazioni nella tecnologia di tracciamento lo rendono la soluzione che
potrebbe garantire la massima efficienza e ridurre ulteriormente la perdita di
cibo.
Non gettate la vostra spesa
Vi invito a
pensare alle vostre abitudini di acquisto e di consumo la prossima volta che
andrete al supermercato e ricordatevi di quanti alimenti sono già andati
perduti fino a lì. Qui in Danfoss continueremo a produrre innovazioni che
porteranno a una catena del freddo alimnetare più efficiente. Lavorando
insieme, possiamo contribuire a ridurre gli sprechi alimentari, migliorare la
qualità e la sicurezza degli alimenti e utilizzare efficacemente le risorse del
nostro pianeta.